Il controverso progetto crypto Worldcoin è stato lanciato al pubblico il 24 luglio, dando modo ai clienti di scansionare la propria iride in luoghi designati in 20 Paesi e ricevere 25 Worlcoin (WLD), il token nativo.
Il progetto ha debuttato con 2 milioni di preiscrizioni, ma l’interesse sembra essersi affievolito poco dopo il lancio effettivo. Il primo giorno gli utenti apparivano entusiasti, con Hong Kong che ha registrato il maggior numero di adesioni. La città ha predisposto tre postazioni designate, denominate Orbs, dove gli utenti vengono sottoposti a scansione dell’iride e viene loro assegnato un “World ID”.
Secondo un
rapporto pubblicato dal South China Morning Post, le tre postazioni designate ad Hong Kong hanno registrato circa 200 adesioni ciascuna nel primo giorno, facendo emergere il maggior numero di adesioni tra i 20 Paesi inclusi nel lancio.
Heatherm Huang, uno degli operatori Orb della città, ha dichiarato che il numero totale di adesioni a Hong Kong nel primo giorno ha costituito quasi la metà dell’importo totale che Worldcoin ha registrato in tutti i suoi nuovi mercati.
In base ai dati condivisi dall’operatore Orb, Hong Kong ha registrato quasi 600 adesioni (200 adesioni per ogni sede Orb). Quindi, con 600 adesioni che rappresentano quasi la metà di tutte le nuove sottoscrizioni in 20 Paesi, il numero totale di iscrizioni stimate in tutti i mercati è di circa 1000.
Cointelegraph ha contattato Worldcoin per confermare il numero preciso di adesioni dopo il lancio del progetto, ma finora non ha ricevuto risposta.
Il netto contrasto nel numero di adesioni prima e subito dopo il lancio suggerisce una mancanza di entusiasmo. Tuttavia, le prime adesioni si sono rivelate controverse: un
rapporto del MIT suggerisce che gli sviluppatori del progetto abbiano
attirato il primo milione di adesioni servendosi di vari inganni, elargizioni di denaro e altro, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo dove le leggi sui dati non sono particolarmente severe.
Il progetto ha attirato l’attenzione di molti nomi noti della crypto community, tra cui il cofondatore di Ethereum
Vitalik Buterin e il cofondatore di Twitter Jack Dorsey. A sua difesa, il progetto ha affermato di
non raccogliere alcuna informazione personale e di poter cancellare i dati biometrici su richiesta degli utenti.
Traduzione a cura di Walter Rizzo