Come proteggere le tue crypto in un mercato volatile: il parere degli esperti
Le criptovalute sono un settore volatile. Il rischio di perdere denaro è pari a quello di guadagnarlo: i prezzi aumentano e diminuiscono costantemente, e le decisioni da prendere sono molte. Devi limitarti a investire e HODLare, oppure è meglio fare trading attivo sul mercato? Quante criptomonete dovrebbe esserci nel tuo portafoglio? Custodire autonomamente i propri fondi o mantenerli su un exchange con stop loss prestabiliti?
In sostanza, come proteggere il proprio capitale dalle milioni di cose che possono andare storte? Abbiamo chiesto agli OG di Bitcoin e agli esperti del settore i loro consigli e le loro opinioni.
Impara a camminare prima di correre
Di fronte alla domanda su come proteggere al meglio le proprie criptovalute, l’OG Brock Pierce è cauto. L’ex candidato alla presidenza e cofondatore di Tether e Block.one sottolinea che non tutti si trovano nella stessa situazione.
“I principianti che vogliono iniziare il loro viaggio potrebbero andare su Coinbase e acquistare i loro primi 20 o 50 dollari di crypto: non si tratta di un investimento in crypto, ma di un investimento in sé stessi. Tuttavia, nel momento in cui si dispone di un investimento materiale – e si tratta di un importo diverso per ognuno – è importante comprendere le basi dell’HODLing e delle criptovalute“, afferma.
“È sempre meglio camminare prima di correre, procedere a piccoli passi e non lasciare che la FOMO [Fear of Missing Out, ovvero la paura di perdere un’occasione potenzialmente irripetibile] offuschi il vostro giudizio. Si tratta di una maratona, di una lunga sfida, quindi prendetevi il tempo necessario e informatevi“.
L’autocustodia per stare in sicurezza
Pierce ripete il detto: “Not your keys, not your coins” [Non le tue chiavi, non le tue monete]. Si tratta di uno dei consigli più diffusi nel mondo delle criptovalute, in cui le persone sono incoraggiate ad assumersi la responsabilità di detenere le proprie criptovalute piuttosto che affidarle a un exchange che può essere hackerato.
Ma anche questo approccio presenta dei pericoli: se qualcosa va storto, non c’è un’autorità bancaria centralizzata che possa resettare le password o rimborsare il denaro perso a causa di truffe. È come tenere i contanti sotto il materasso, l’intera responsabilità ricade su di voi.
L’autocustodia è la chiave per un trading più sicuro, secondo Itai Avneri, vice direttore generale e direttore operativo di INX Limited, la prima e unica piattaforma end-to-end completamente regolamentata per la quotazione e la negoziazione di security token e criptovalute registrate dalla SEC.
Itai Avneri, vicedirettore generale e direttore operativo di INX Limited
“L’autocustodia è la chiave di volta. Soprattutto se si pensa alle securities digitali e non solo alle criptovalute. Operare su un exchange centralizzato che fornisce la fiducia e la protezione della regolamentazione e, allo stesso tempo, effettuare operazioni di trading in modo decentralizzato quando il cliente detiene i propri asset. In generale: il tuo wallet, le tue chiavi, i tuoi asset. Questo è il modo migliore per proteggersi da un improvviso blocco dei prelievi o da altri eventi a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno“, afferma Avneri.
Ma il miliardario di Bitcoin Tim Draper di Draper VC afferma che, sebbene ciò sia vero, le istituzioni non tengono i fondi in un Ledger dentro un cassetto.
“Non credo più che i miei dollari in banca siano molto sicuri. Sono soggetti ai cambiamenti politici e all’inflazione“, afferma. “Il denaro personale più sicuro è BOL [Bitcoin on Ledger]. Il denaro istituzionale più sicuro è BAC [Bitcoin on Coinbase]“.
Tim Draper, fondatore di Draper VC, intervistato dalla giornalista Jillian Godsil.
Diversificazione: non mettere tutte le uova in un solo paniere
Pierce consiglia agli investitori più esperti di studiare la finanza decentralizzata e lo yield farming. Questo permette non solo di proteggere le proprie criptovalute, ma anche di accrescerle guadagnando rendimenti… sebbene ciò comporti dei rischi.
Egli sottolinea la necessità di investire nella propria formazione e l’importanza della diversificazione.
Brock Pierce, presidente della Bitcoin Foundation.
“Se prendete parte a questi mercati, vi assumete per forza di cose il rischio di controparte associato a tali piattaforme“, afferma Pierce. “Il modo per mitigare questi rischi è la diversificazione, non bisogna mettere tutte le uova in un solo paniere. Se un asset dovesse crollare, non distruggerebbe l’intero portafoglio“.
La diversificazione nelle criptovalute è difficile, poiché bitcoin e il resto del mercato tendono a salire e scendere allo stesso tempo. Ma Pierce mette in guardia dal mettere troppo denaro nelle criptomonete più volatili, ad esempio nelle memecoin, perché in caso di ribasso il danno sarebbe amplificato.
Andrew Latham, pianificatore finanziario certificato con sede a Rolesville e direttore dei contenuti del sito finanziario SuperMoney.com, fa eco alla moderazione di Pierce e suggerisce di guardare anche al di fuori delle criptovalute: “La chiave per sopravvivere ai ribassi del mercato è la diversificazione e un approccio disciplinato. Non mettete tutte le vostre uova in un solo paniere. Distribuire i propri investimenti su diverse classi di asset può aiutare ad ammortizzare la volatilità. Mantenete un approccio disciplinato agli investimenti in crypto, concentrandovi sugli obiettivi a lungo termine piuttosto che sulle fluttuazioni di mercato a breve termine“.
Spesso, a differenza delle criptovalute più volatili, un buon investimento è in realtà anche molto noioso. “Come recita il vecchio proverbio, ‘Investire dovrebbe essere più simile a guardare la vernice asciugarsi o veder crescere l’erba’. Se volete forti emozioni, andate a Las Vegas“, dice Latham.
Credere in ciò che si scommette
Ma a volte potrebbe aver senso essere sovraesposti in un token blue chip, come dimostra l’allocazione del 50% del portafoglio di Warren Buffett ad Apple. Ci sono molti operatori che investono solo in bitcoin, ma Lakov Levin, cofondatore della nuova piattaforma di investimento DeFi Locus Finance, punta molto su Ethereum.
Levin suggerisce: “Ethereum è la blockchain utilizzata come base per l’evoluzione finanziaria del 21° secolo. È un hub per centinaia di protocolli che creano valore per i suoi utenti. Detenere Ethereum è simile a detenere una frazione di Internet e del valore che fornisce agli utenti. È davvero una straordinaria opportunità finanziaria“.
Levin fa notare che gli HODLer di Ethereum possono mettere in staking i loro asset e ricevere un 5% di APR in ETH stesso: “La blockchain di Ethereum brucia le commissioni per ogni transazione effettuata sulla blockchain, il che rende ETH un asset deflazionistico. […] Non credo che nella storia dell’umanità si sia mai visto un asset deflazionistico che genera un rendimento costante e ha un potenziale di innovazione tale“.
Uno strumento per arginare le perdite
Pierce ritiene che non bisognerebbe temere i ribassi, se si è posizionati correttamente: “Se il mercato crolla del 10%, bisogna incassare il colpo usando qualcosa come uno stop-loss, e cercare di recuperare nella fase successiva“.
Lo stop-loss è uno strumento di gestione del rischio che vende automaticamente un token una volta raggiunto un certo livello predeterminato dall’utente. È stato progettato per limitare le perdite, ma può essere uno strumento poco efficace nel mondo delle criptovalute, dove i movimenti del 10% sono comuni e potrebbero comportare il crollo di tutti gli asset.
Lakov Levin, un co-fondatore di Locus Finance
Levin è cautamente favorevole agli stop loss, che in pratica consentono ai trader di chiudere una posizione di trading in perdita a un prezzo specifico: “L’efficacia di qualsiasi strumento sta nelle mani di chi lo usa. La cosa più importante degli ‘stop loss’ è la sensazione di controllo, che protegge dall’ansia di stare sul mercato”.
Uno degli scenari in cui si inseriscono gli stop loss è la gestione delle ipotesi sul comportamento del mercato. Quando effettua un’operazione, il trader ha un’ipotesi sul comportamento del mercato, che porta all’apertura di una posizione di trading: “Gli stop loss consentono di scegliere il prezzo in cui la propria tesi viene respinta dal mercato e di limitare le perdite, il che è indispensabile per il trading a lungo termine. Ma gli ‘stop loss’ non sono esenti da pregiudizi cognitivi, che influenzano pesantemente il trading. In questo caso, un trader può rientrare nel trading più volte, infrangendo le proprie regole sotto l’influenza dell’avidità o della paura. È importante avere la disciplina di seguire le proprie regole”.
“Una delle regole che ho usato quando ho fatto trading è stata quella di interrompere l’attività in caso di stop loss“, dice Levin.
Pierce non è un trader attivo, e si considera piuttosto un partecipante al mercato a lungo termine. Ma la volatilità non è qualcosa di soltanto negativo, dato che nei mercati volatili si crea molta ricchezza: maggiore è il movimento, maggiore è l’opportunità. “Non è per i deboli di cuore. Si tratta di un giro sulle montagne russe quasi ogni giorno“, afferma Pierce.
Uno stop loss può prevenire ulteriori perdite. (Pexels)
Le opzioni possono proteggere dall’alta volatilità
Massimi e minimi storici. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, ad agosto SpaceX avrebbe ridotto il valore delle sue partecipazioni in BTC di 373 milioni di dollari. Ciò potrebbe causare difficoltà in futuro, in quanto le regole contabili statunitensi prevedono che, una volta svalutato, il valore di bitcoin nei bilanci aziendali non possa essere corretto al rialzo, anche se il suo prezzo sale.
Il successivo movimento al ribasso ha colto di sorpresa molti, sia investitori consolidati che neofiti. Quali sono gli altri strumenti a disposizione degli utenti per proteggere le proprie criptovalute? Un modello vecchio di 50 anni, creato da professori premiati con il Nobel, potrebbe essere una soluzione.
Il trading di opzioni dà al trader il diritto o l’obbligo di acquistare o vendere un titolo specifico a una data specifica a un prezzo specifico: è un contratto legato a un’attività sottostante, come un’azione o un titolo. Dal 1973, le opzioni sono state prezzate utilizzando il modello di Black-Scholes, originariamente scritto da due professori universitari. Questa equazione matematica stima il valore teorico delle attività in base alla volatilità implicita, tenendo conto dell’impatto del tempo e di altri valori di rischio. A tutt’oggi è considerato uno dei metodi migliori per prezzare un contratto di opzione.
“Nel 1973 due esperti di finanza, Black e Scholes, crearono un modello finanziario utilizzato per prezzare il rischio e la volatilità. Il modello diede vita al mercato delle opzioni da 13.000 miliardi dollari e vinse il premio Nobel per l’economia. 50 anni dopo, Bumper lo porta all’era della DeFi, una svolta nella gestione del rischio”.
In 1973 two finance geeks, Black and Scholes, created a financial model used to price risk and volatility.
It gave birth to the $13tr options market and won the Nobel Prize for Economics.
50 years later, Bumper brings it up to the age of DeFi, a breakthrough in risk management. pic.twitter.com/ZxNqROwQPV
— Gareth Ward (@S_Boomerang) August 25, 2023
Alla domanda se potrebbe prendere in considerazione l’utilizzo di uno strumento come le opzioni, Pierce è schivo. Ritiene che la leva finanziaria rappresenti la fine della ricchezza per la maggior parte delle persone. La leva finanziaria è l’uso di fondi presi in prestito per aumentare la propria posizione di trading, al di là di quanto sarebbe disponibile con il solo saldo di cassa: “Fate molta attenzione a giocare con la leva finanziaria. È uno strumento di copertura per cercare di ottenere grandi guadagni, ma può essere l’elemento che crea più problemi se non si è un trader esperto“.
Pierce ha acquistato opzioni in passato, alcune volte ha persino provato a fare il salto di qualità con scommesse su opzioni con leva: “Per me non ha funzionato bene, perché uno dei miei problemi è che sono molto vicino al mercato… e i mercati non sono così razionali“.
Pierce cita la recente azione legale SEC/Ripple. Non ha fatto trading in quell’occasione, ma se l’avesse fatto avrebbe scommesso su una corsa al rialzo delle altcoin: “Non è successo. Se avessi seguito il mio istinto, avrei comprato e sarei stato liquidato il giorno dopo“.
Come ha detto Pierce, forse è per questo che non è un trader attivo.
Stop loss e opzioni?
Lo scorso mese è stato lanciato un nuovo protocollo chiamato Bumper, che si propone di fornire una rete di sicurezza in caso di volatilità al ribasso. Combina stop loss e opzioni in un modo che, secondo il cofondatore Jonathan DeCarteret, è più economico ed efficiente rispetto a entrambi gli strumenti tradizionali.
Jonathan DeCarteret, CEO di Bumper.
Le analisi economiche retrospettive di Bumper indicano un miglioramento del rendimento del 46,2% rispetto al prezzo delle opzioni durante il mercato ribassista del 2022.
“La finanza decentralizzata (DeFi) ha tipicamente una bassa latenza e un’alta frequenza di liquidità, e questo mette in difficoltà il classico modello Black-Scholes”, afferma DeCarteret. “I desk delle opzioni fanno un grande uso del rischio di pricing, ma devono aggiungere i loro costi. Bumper evolve l’equazione di Black-Scholes, ormai vecchia di mezzo secolo, per sfruttare tutte le proprietà uniche della DeFi, come la liquidità nei pool, gli smart contract e la componibilità dei protocolli. Due anni fa abbiamo raccolto 20 milioni di dollari di finanziamenti per creare un equivalente superiore per le crypto“.
Non cadete nelle truffe
Il membership program Crytolock.ai consente agli utenti di risparmiare fino al 90% delle spese di conformità e recupero in caso di attacco hacker. Non a caso, il CEO Roger Ying afferma di concentrarsi sulla prevenzione, sul rilevamento e sul recupero.
Roger Ying, CEO di Crytolock.ai
“Gli utenti crypto devono essere istruiti sui modi per prevenire, proteggere e assicurarsi di non effettuare transazioni con entità illecite, altrimenti potrebbero essere coinvolti in un crimine di natura crypto“, afferma.
“Inoltre, esiste un numero crescente di modi per monitorare le proprie criptovalute sulla blockchain ed essere immediatamente avvisati di transazioni non intenzionali e fermarle prima che vengano confermate“. Se si finisce comunque “vittima di un hack o di un furto, comprendere i processi necessari per recuperare le criptovalute è molto importante, sia in termini di tempo che di risparmio di spesa“.
L’HODLing è forte la strada più sicura
Naturalmente, l’HODLing delle criptovalute a grande capitalizzazione è probabilmente il modo più sicuro e semplice per mantenere una posizione. Pierce consiglia di conservare i propri asset all’interno di wallet hardware: “Quando ho iniziato, usavamo i paper wallet. Stampavi le chiavi, plastificavi la carta, e mettevi tutto in una cassaforte“.
Sorkin consiglia: “Comprate ETH, mettetelo in staking su Lido, ricevete LDO e trovate il modo di fare staking di LDO. Altrimenti comprate bitcoin e dimenticatevene completamente fino alla fine del 2024, quando avverrà il prossimo halving di BTC“.
Secondo Latham, la chiave per l’HODLing è la pazienza e la convinzione: “Investite solo in criptovalute che ritenete abbiano un potenziale a lungo termine e possano resistere alle flessioni del mercato. Rivedete regolarmente le vostre partecipazioni per assicurarvi che siano ancora in linea con i vostri obiettivi di investimento. Il tempo sul mercato batte il tempismo del mercato, ma questo funziona solo se si scelgono criptovalute che non falliscono miseramente: quindi è fondamentale controllare attentamente i propri investimenti“.
Jillian Godsil è una giornalista, conduttrice e autrice pluripremiata. Nel 2014, ha cambiato le leggi elettorali in Irlanda con una sfida costituzionale alla Corte Suprema. È un’ex candidata al Parlamento europeo, nonché una sostenitrice della diversità, delle donne nella blockchain e dei senzatetto.
Traduzione a cura di Giorgio Libutti